VISTO che Il Fondo Sociale Europeo (FSE) è il principale strumento dell'Unione europea per sviluppare le risorse umane e migliorare il funzionamento del mercato del lavoro in tutta l'Unione Europea;
VISTO che nello specifico l’ Obiettivo 3 del (FSE) intende lottare contro la disoccupazione di lunga durata e facilitare l'inserimento professionale dei giovani e l'integrazione delle persone minacciate di esclusione dal mercato del lavoro. Promuovere la parità di opportunità tra uomini e donne sul mercato e facilitare l'inserimento professionale dei disoccupati esposti alla disoccupazione di lunga durata;
VISTO il Programma Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo- Obiettivo 3, nella revisione connessa alla riprogrammazione prevista dall’art. 14 del Regolamento CE n.1260/1999; che prevede che ciascun piano, quadro comunitario di sostegno e documento unico di programmazione copra un periodo di sette anni;
VISTO il Complemento di Programmazione del Fondo Sociale Europeo- Obiettivo 3-2000/2006, nella revisione connessa alla riprogrammazione prevista dall’Art.14 del citato Regolamento (CE) n.1260/1999, e in particolare;
VISTO il Regolamento per la concessione di contributi finalizzati all’inserimento e reinserimento nel mercato del Lavoro, dell’Obiettivo 3 2000-2006, approvato con D.P. reg. 9 marzo 2005, n.068/pres.,come modificato con D.P.REG. 9 Marzo, n.069/Pres.
VISTA la legge regionale 9 agosto 2005, n.18 “Norme Regionali per l’occupazione, la tutela e la qualità del lavoro” in particolare gli art.29, 30, 31, 32 e 33 che prevedono gli stessi interventi finanziati con i citati regolamenti del Fondo Sociale Europeo Obiettivo 3;
VISTA la l. regionale n.20 del 18 agosto 2005 che riconosce il diritto di scelta e l’autonomia educativa delle famiglie, offrendo sostegno al lavoro di cura dei genitori in modo da favorire la conciliazione tra impegni famigliari e scelte professionali, intendendo contribuire all’inserimento delle donne nel mercato del lavoro, in quadro di pari opportunità.
VISTO il profilo occupazionale e dei servizi socio-assistenziali contenuti nel profilo di Comunità e l’orientamento espresso dal piano di Zona dell’Ambito distrettuale Latisana-San Giorgio di Nogaro che evidenzia delle difficoltà di inserimento e reinserimento delle categorie specificate nell’ Obiettivo 3 del FSE anche attraverso percorsi formativi atti a fornire operatori qualificati;
PRESO ATTO che la programmazione del Fondo Sociale Europeo Obiettivo 3 è in fase di conclusione, e che gli interventi concernenti gli aiuti in materia di promozione all’occupazione e di nuove attività imprenditoriali per la concessione di incentivi diretti a favorire l’assunzione saranno disciplinati, ai sensi della sopra citata legge regionale 18/2005 con appositi regolamenti;
PRESO ATTO che durante l’incontro con l’assessore Regionale alla Salute e Protezione Sociale, Ezio Beltrame, in riferimento all’attuazione del Piano di Zona ha garantito anche per il 2007 i trasferimenti ottenuti nel 2006 circa 8 milioni di euro e ha suggerito d’individuare delle priorità nell’Ambito di Zona già predisposto;
PRESO ATTO che gli obiettivi espressi dalla legge n.20 del 18 agosto 2005 sono nel quadro piu’ generale delle azioni di sostegno alla famiglia, la realizzazione di percorsi formativi destinati alla prima infanzia mediante la valorizzazione dei servizi esistenti e l’ampliamento dell’offerta formativa con una pluralita’ di servizi socio-educativi, in modo da concorrere alla formazione di un sistema educativo integrato dei servizi per la prima infanzia, ispirato ai principi di solidarieta’, sussidiarieta’, integrazione, pluralismo e partecipazione, nel rispetto delle identita’ individuali, culturali, religiose e linguistiche;
Si interpella per conoscere
i risultati degli interventi previsti dai regolamenti attuativi in tema di aiuto all’occupazione ed aiuti alle creazioni di impresa e lavoro autonomo connessi all’attuazione del Fondo Sociale Europeo. –obiettivo3;
quali siano state le tipologie degli interventi richiesti livello locale in tema di inserimento mondo lavoro, primo impiego, formazione professionale, reinserimento, pagamenti rette, baby-sitter;
le priorità di intervento e la tipologia di servizi che intende affiancare alle esperienze già presenti nel territorio caratterizzati da un’unica offerta concentrata una sola struttura delocalizzata rispetto ad una potenziale utenza, in modo da favorire la conciliazione tra impegni famigliari e scelte professionali contribuendo all’inserimento delle categorie previste dal obiettivo 3 nel mercato del lavoro, in quadro di pari opportunità;
· le azioni e le modalità che l’amministrazione intende attuare per ampliare e diversificare l’offerta formativa dei servizi per la prima infanzia al fine di concorrere alla creazione di un sistema di servizi integrati previsti dalla l. n.20 del 18 agosto 2005.
Per il gruppo “L’Ulivo uniti per Latisana”:
Ippolito Di Martino
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